Educare all’empatia
La costruzione di un mondo “nuovo”, più ricco di “umanità” che tutti diciamo di desiderare, passa soprattutto attraverso il rispetto per tutti i viventi, quelli a noi vicini e quelli a noi lontani, quelli che ci somigliano e quelli che sono diversi, quelli che sono umani e quelli che non lo sono.
Educare” un bambino al rispetto degli animali significa sviluppare la capacità di proiettarsi nell’altro, riuscendo a comprenderne (e a condividerne) le sensazioni e le emozioni che esso prova, questo si chiama EMPATIA.
Vivere con un animale domestico senza dubbio è un grosso aiuto per crescere sviluppando la sensibilità verso un essere vivente diverso da sé.
L’altro deve essere percepito come un individuo capace di soffrire e dunque degno in quanto tale della nostra protezione e tutela. Un individuo senziente degno quindi degli stessi nostri diritti.
Che tipo di empatia sarebbe quella riservata solo a categorie privilegiate (il cane di casa, il gatto del vicino, la specie di uccello protetta o il pipistrello in quanto “utile” e così via), lasciando fuori tutti i miliardi di altri esseri senzienti che soffrono e muoiono per il nostro consumo o per il nostro divertimento?
Noi siamo convinti che su questa Terra siamo tutti fratelli, e che il diritto di ogni essere vivente debba essere allo stesso modo rispettato.