Leishmaniosi
La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa particolarmente grave, che provoca al cane danni progressivi con prognosi spesso infausta.
Il protozoo, Leishmania infantum si trasmette al cane attraverso la puntura di un insetto, il flebotomo o pappatacio che assomiglia ad una microscopica zanzara e in Italia è generalmente più attivo da maggio a ottobre.
Quando esso succhia il sangue di un cane malato, veicola la Leishmania dentro di sé anche per 19-20 giorni prima di inocularlo in un altro cane durante un nuovo pasto di sangue. La Leishmania una volta nel circolo sanguigno del cane, raggiunge i linfonodi e da qui si diffonde nell’organismo. Il periodo di incubazione della Leishmaniosi va generalmente dai 6 ai 12 mesi, colpisce indifferentemente maschi e femmine e non ci sono predisposizioni di età o di razza.
Il contagio risulta più probabile in cani che vivono prevalentemente all’aperto, in quanto maggiormente esposti alla puntura degli insetti. Nemmeno i cani a pelo lungo possono essere considerati al sicuro dalle punture dei pappataci, in quanto essi pungono prevalentemente le zone più povere di pelo come il dorso del naso.
Non sempre l’infezione porta alla malattia, può succedere che cani infetti rimangano per tutta la vita asintomatici, senza sviluppare manifestazioni cliniche.
Tutto sembra dipendere dall’individuale risposta immunitaria del cane.
Quando la malattia si sviluppa, i sintomi possono essere diversi a seconda degli organi colpiti.
Ecco i più frequenti:
- aumento di volume dei linfonodi;
- lesioni cutanee;
- dimagramento;
- febbre;
- abbattimento;
- aumento di volume di fegato e milza;
- insufficienza renale (che si manifesta con aumento di sete e urinazione);
- lesioni oculari;
- perdita di sangue dalle narici;
- lesioni articolari (che si manifesta con zoppie);
- alopecia soprattutto intorno agli occhi, dorso del naso, collo, orecchie, coda. A seguito dell’alopecia si forma un eczema furfuraceo che può ulcerare e permettere l’attecchimento di batteri (piodermite).
- Perdita di peso;
- Anemia;
Attualmente, non esistono farmaci capaci di eliminare completamente dall’organismo i microrganismi responsabili della leishmaniosi, e quindi di far guarire il cane.
La cura è mirata a gestire i sintomi e tenere sotto controllo la malattia. Per tale motivo è fondamentale agire con la prevenzione riducendo al minimo la possibilità di puntura da parte dei flebotomi. Per farlo, è opportuno utilizzare antiparassitari con attività repellente.
Si consiglia inoltre di:
- Ridurre l’esposizione notturna del cane al parassita, evitando lunghe passeggiate serali e ricoverando l’animale durante la notte (i flebotomi sono più attivi dal crepuscolo all’alba);
- Applicare alle finestre zanzariere dalle maglie fitte;
- Utilizzare insetticidi ambientali per uso domestico;
- A conclusione del programma di prevenzione sottoporre il cane ad esami sierologici per verificare che non sia stato infettato.
Sul mercato sono presenti vaccini per la prevenzione della leishmaniosi canina che sono in grado di modificare la risposta immunitaria spostandola nella direzione dell’immunità nei confronti di questa malattia.
Prima di effettuare il vaccino è necessario ovviamente assicurarsi che il cane non sia positivo alla infestazione con un esame del sangue.
Un commentatore di WordPress
5 Aprile 2020 a 09:53Ciao, questo è un commento.
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